Il costo per il packaging sostenibile è una delle voci che, molto spesso, rientrano nelle spese aziendali delle aziende produttive, dei negozi e degli e-commerce. Il pack, infatti, è un elemento essenziale per ogni tipologia di azienda, dall’alimentare alla moda, e svolge diverse funzioni: proteggere il prodotto, trasportarlo facilmente e persino comunicare informazioni essenziali rispetto al business, promuovendo il nome del brand. Ma come scegliere le confezioni migliori? L’ideale è valutare quelle realizzate con materiali che rispettano l’ambiente.
È vero, le spese per il packaging eco-friendly sono leggermente più alte rispetto alle classiche soluzioni di plastica monouso, ma la sostenibilità è diventata una priorità sia per i marchi che per i clienti. In più, per fortuna, esistono diversi accorgimenti per risparmiare su questi costi, evitando gli sprechi, senza rinunciare alla qualità dei materiali. Vediamoli insieme.
Cosa significa packaging eco-friendly e quali sono i vantaggi d'uso?
Con packaging eco-friendly si definiscono tutti gli imballaggi realizzati con materiali riciclati e naturali. Che si tratti di shopper o confezioni alimentari: lo scopo è assicurarsi di utilizzare un materiale che tuteli il pianeta, evitando il più possibile l'impiego di packaging di plastica e monouso.
In particolare, la guida del packaging sostenibile rilasciata dalla Sustainable Packaging Coalition (il gruppo fondato dall'organizzazione no-profit GreenBlue per favorire le soluzioni green per gli imballaggi) sostiene che il packaging sostenibile è tale se soddisfa alcuni criteri, come:
- la sicurezza per l'ambiente ma anche per le persone, durante tutto il suo ciclo di vita;
- la riduzione dei costi operativi dell'impresa;
- la realizzazione di confezioni a base di materiali naturali e/o riciclati, ottenuti con tecnologie pulite;
- la possibilità di riutilizzo e/o recupero.
Utilizzare confezioni eco-friendly, dunque, offre diversi vantaggi perché questi imballi:
- riducono gli sprechi (come conferma un’analisi condotta da ReFED secondo cui “migliorando la progettazione delle confezioni si potrebbero deviare più di un milione di tonnellate di rifiuti alimentari ed evitare sei milioni di tonnellate di emissioni di gas serra ogni anno”);
- si possono riutilizzare più volte;
- sono accessibili a più mercati, con prezzi adeguati a contrastare il mercato del monouso;
- contribuiscono alla sostenibilità del brand, un fattore sempre più importante per i consumatori che tendono a prediligere i business che puntano a salvaguardare l'ambiente.
Materiali alternativi per il packaging eco-friendly
Come detto, sempre più persone cercano un imballaggio green. Ma quali sono i materiali eco-friendly? Tra quelli più utilizzati per gli imballaggi troviamo il cartone. Questa è certamente una soluzione conveniente e sostenibile, meglio ancora se proviene da materiale riciclato. Gli scienziati, poi, stanno lavorando alla realizzazione di prodotti innovativi a base di alghe marine o miscele di fibra di legno, mentre esistono altri prodotti alternativi ed ecologici a base naturale come, per esempio, il cotone, il lino, la mussola o la canapa.
Questi ultimi, in particolare, sono tessuti che rispettano l'ambiente, la cui materia prima è coltivata o prodotta seguendo degli standard precisi per tutelare il pianeta e le comunità di persone (per esempio, senza l'impiego di pesticidi, fertilizzanti o diserbanti). Prodotti resistenti, che si possono utilizzare a lungo e personalizzare per rispondere anche alle esigenze di marketing del brand.
Come ridurre i costi del packaging eco-friendly senza compromettere la sostenibilità
L'incidenza negativa del packaging sull'ambiente è considerevole, soprattutto quando si tratta di confezioni in plastica usa e getta. In tutto il mondo sono già state emanate normative che puntano a disincentivare l'utilizzo incontrollato della plastica. Allo stesso tempo, anche le persone sono sempre più sensibili alle tematiche green e preferiscono i brand che decidono di investire nell'uso di packaging sostenibile: shopper e imballaggi riciclati (facilmente riciclabili a loro volta) o realizzati con materiali naturali. Ovviamente, uno dei maggiori problemi da affrontare per un brand è contenere i costi degli imballaggi durante la vendita nel negozio o nell'e-commerce.
Paragonati ai classici packaging, quelli eco-friendly sono più cari ma hanno benefici maggiori sul lungo periodo, anche a livello economico, per esempio, scegliendo un prodotto realizzato con materiale sostenibile (come la carta o la iuta, per esempio) è possibile ridurre la quantità di imballaggio e il volume. Ridurre il volume dell'imballo riduce i costi di invio, trasporto e spedizione (basati su ingombro e peso), anche in caso di resi (si può utilizzare, infatti, la stessa confezione).
Per capire qual è il materiale giusto su cui investire (sia che si tratti di una shopper o dell'imballo) è bene valutare sempre la resistenza e la protezione che è in grado di offrire al prodotto, senza trascurare le esigenze e le necessità dei propri clienti.
Strategie per la riduzione dei costi e degli sprechi di packaging
I responsabili degli acquisti possono ridurre i costi e gli sprechi senza rinunciare alla qualità? Sì, esistono alcuni modi per raggiungere l'obiettivo. Ecco qualche consiglio utile che si può seguire e inserire nella propria strategia.
1.Scegli su cosa investire e la giusta quantità
Valutare attentamente il tipo di materiale su cui investire e la quantità che mediamente viene utilizzata per la vendita o l'imballaggio, è utile per moderare i costi ed evitare eventuali sprechi. Prendiamo come esempio un negozio di abbigliamento o un'azienda di moda che produce sia abiti che accessori. Chi si occupa degli acquisti può investire su un materiale ecosostenibile come il lino e acquistare un sacchetto con chiusura a caramella per inserire al suo interno sia i piccoli accessori che capi di abbigliamento dalle dimensioni contenute come, per esempio, le t-shirt. L'importante, per evitare lo spreco, è fare un bilancio di quanti sacchetti potrebbero servire per imbustare ogni capo.
2.Risparmia con un solo ordine
Acquistare una quantità importante dello stesso prodotto permette di ridurre i costi finali e risparmiare sulla spesa totale. Per esempio, comprando grandi quantità di sacchetti in tessuto in canapa, si privilegia un investimento che abbatte il prezzo del singolo sacchetto. Senza contare che la canapa è un tessuto totalmente naturale ed ecosostenibile, ottimo come materiale per l’imballo e utile per proteggere le calzature e altri accessori di moda.
3.Valuta un packaging fatto su misura
I bassi prezzi di un imballaggio standard invogliano sempre all'acquisto, però – se ci si pensa bene – alla lunga scegliere questa soluzione può costare di più. Utilizzare una scatola di cartone per ogni tipologia di merce, infatti, può essere costoso a livello di spedizione (il cui prezzo si basa su peso e dimensione). Inoltre, il magazzino si riempie in fretta, così come gli scaffali di un negozio. Investire in un packaging personalizzato ecosostenibile e realizzato su misura, che tenga conto dei volumi effettivi dei prodotti, dunque, richiedere un investimento iniziale, ma può essere un'ottima soluzione per evitare inutili sprechi, ridurre le spese nel tempo e adottare buone pratiche di marketing.
4.Scegli un solo fornitore
Affidarsi a un solo fornitore permette di ottimizzare le tempistiche delle ordinazioni e di risparmiare sulle spese di spedizione. Inoltre, collaborare con chi può personalizzare una shopper o un sacchetto in tessuto, fornendo le giuste date di produzione e consegna, influirà positivamente sull'organizzazione generale e sulla gestione delle scorte.
Esempi di aziende che hanno adottato il packaging eco-friendly con successo
Da diversi anni molte aziende si stanno impegnando per ridurre l'utilizzo di sacchetti e imballaggi monouso, preferendo soluzioni alternative come scatole in cartone riciclato, sacchetti e shopper in tessuto. Nike, Apple, H&M sono alcuni dei famosi marchi che hanno scelto di utilizzare il packaging eco-friendly.
Nell'ambito tech, dal 2017, Apple utilizza un pack sostenibile, robusto e innovativo, a base di carta riciclata e fibre di legno, per contenere smartphone, cuffiette, i-Pad e computer. Da diversi anni, invece, l'azienda d'abbigliamento H&M impiega soprattutto delle buste in cartone per inviare ai propri clienti gli abiti ordinati dall'e-commerce, preferendo le scatole in cartone riciclato per i grandi quantitativi. L'approccio di Nike è ancora più innovativo: le scarpe, infatti, sono vendute in una confezione realizzata con materiale riciclato (derivato da contenitori di latte, succhi di frutta e coperchi per i bicchieri di caffè usa-getta) che si trasforma in un comodo e robusto zaino. In Italia, poi, l'azienda di abbigliamento Twinset ha introdotto nei suoi negozi anche l'utilizzo di shopper di cotone, personalizzate con il logo del brand, da dare ai clienti ad ogni acquisto.
Questi sono tutti esempi differenti che si possono riproporre con successo in grandi, medie e piccole realtà, sia per la vendita da produttore a grossista (investendo, per esempio, in sacchetti di tessuto bioecologici per proteggere accessori di moda e altri indumenti dalla polvere e graffi) che da negoziante a consumatore (con shopper personalizzate riutilizzabili per gli acquisti, che offrono un'ottima opportunità di branding).
Un sacchetto di tessuto per rispettare l'ambiente e ottimizzare i costi
Sempre persone scelgono un brand rispetto a un altro valutandone gli ideali e l’impegno verso il pianeta. Ecco perché, oggi come oggi, scegliere un packaging eco-friendly, come un sacchetto di tessuto, è diventata una priorità i cui vantaggi superano ampiamente qualsiasi costo relativo al packaging sostenibile. Scopri nel nostro catalogo tutti i materiali naturali e le combinazioni migliori per il tuo business!