15/08/2022
storia della borsa

La borsa è ritenuta da sempre l’accessorio indispensabile per ogni donna, non solo per contenere oggetti fondamentali per la vita di tutti i giorni – portafoglio, cellulare, chiavi, trucchi, fazzoletti e tanto altro – ma anche per rimanere al passo con la moda.

Esistono tantissime varianti di borse per esprimere il proprio stile, infatti la borsa può essere considerata uno status symbol che riflette la personalità di una donna e le infonde autostima e sicurezza.

Ma non è sempre stato così. Le prime borse erano accessori maschili. Le usavano gli uomini, inizialmente per contenere utensili, poi come portamonete e soltanto in epoche recenti le borse hanno fatto il grande salto: da strumento di lavoro ad accessorio di moda. E le evoluzioni di un accessorio come la borsa non finiscono qui perché, grazie alla varietà di materiali e di personalizzazioni, si può adattare a ogni esigenza e personalità, tant’è che oggi sarebbe limitante immaginarla come un “must” soltanto del guardaroba femminile. Anzi, come nell’antichità sempre più spesso vengono disegnate e progettate linee per uomini con la borsa, funzionali, pratiche e, naturalmente, anche di design.

Andiamo ad esplorare la storia della borsa!

Borsa: l’accessorio che non manca mai sin dall’antichità 

Le prime forme rudimentali di borsa risalgono a migliaia di anni fa. Alcuni reperti ci hanno permesso di ricostruire l’uso che ne facevano gli uomini primitivi: idearono, infatti, un rudimentale sistema per accartocciare le pelli di animali con l’obiettivo di  trasportare armi ed utensili. 

In seguito, con il diffondersi della moneta e l’esigenza quindi di contenerla e portarla con sé, i nostri antenati iniziarono a realizzare delle borse di cuoio. Non a caso l’etimologia della parola "borsa" ci porta nell’Antica Grecia dove, con il termine byrsa, si indicava il cuoio. Gli artigiani delle poleis, dunque, avevano iniziato a fabbricare dei taccuini o dei borselli in cuoio per portare con sé qualche moneta e piccoli oggetti preziosi per i loro scambi commerciali. La comodità di questi sacchetti era tale che l’usanza di diffuse e furono proprio queste le prime borse da uomo della storia.

Le vicende che collegano la byrsa degli Antichi Greci con i modelli iconici delle grandi case di moda del Novecento è lunga e passa anche dall'Italia. È nella Toscana del secolo XII che possiamo ritrovare le più antiche testimonianze della lavorazione delle pelli con cui venivano create le scarselle, delle borse da portare appese al collo e alle cinture, e le bisacce, borse da viaggio che potevano essere posizionate anche sul dorso del cavallo. Nel Medioevo iniziano a diffondersi modelli più comodi e a tracolla, come carnieri e bandoliere, diffusi soprattutto tra i contadini che avevano bisogno di tenere le mani libere per lavorare.

Ma è solo a partire dal Rinascimento che le borse iniziano ad essere considerate accessori prevalentemente femminili e legati alla moda. Anche i modelli diventano più elaborati e i materiali utilizzati per realizzarle sono sempre più pregiati: non più solo cuoio, ma velluto, broccati, rasi e fiocchi, nastri e pietre preziose per le decorazioni.

Quando le donne sostituiscono gli uomini con la borsa?

Con la nascita della borghesia, tra Ottocento e Novecento, e la sempre più accentuata voglia di indipendenza delle donne, la borsa diventa un forte simbolo di emancipazione femminile, a cui si unisce l’utilità come accessorio professionale per poter trasportare tanti oggetti utili.

Alla fine dell’Ottocento, ad esempio, compaiono le prime borse da passeggio a tracolla, con catenelle o manici rigidi. Quindi la borsa non è più solo un vezzo o un accessorio professionale, ma anche un oggetto di uso comune, perché le donne iniziano a viaggiare più spesso. E in viaggio non si accontentano più di bauli e valigie da uomo. Vogliono bagagli alla moda, con rifiniture e dettagli più femminili e ricercati.

È in questa delicata fase storica che la borsa diventa definitivamente un accessorio-moda e, quindi, aumenta la cura nella scelta di tessuti e rifiniture, colori e forme. Ma dobbiamo aspettare il Novecento per assistere alla comparsa delle borse come le conosciamo oggi.

Novecento, il secolo delle borse icona

L’affermazione della borsa come elemento imprescindibile nell’outfit femminile è merito di Coco Chanel. Era il 1926, quando l’iconica stilista francese non solo presentò al mondo e rese immortale il petit robe noir, il tubino nero, ma ci abbinò una borsa definendo che cosa fosse - ed è ancora oggi - il modello dell’eleganza. 

Il Novecento è il secolo, da lì in poi, delle borse che hanno fatto la storia. Qualche esempio? La trousse in coccodrillo oppure la busta nera trapuntata a rombi sempre di Chanel, rimasta alla storia con il nome della sua creatrice. Oppure il primo secchiello disegnato e proposto da Hermés, o anche la borsa ispirata al mondo dell’equitazione griffata Gucci.

Non c’è diva di Hollywood del secondo dopoguerra che non conoscesse il potere di scegliere la borsa giusta. La Kelly di Hermés, ad esempio, è una borsa rigida con lucchetto disegnata e realizzata dalla maison di moda per Grace Kelly, che la indossò nel 1956. 

Jacqueline Kennedy è, invece, stata la musa di Gucci per la realizzazione della Jackie 1961, hobo bag per eccellenza. Un’altra diva, Jane Birkin, è stata d’ispirazione per la realizzazione della borsa che porta ancora il suo nome ed è nella lista dei desideri di appassionati in tutto il mondo. Si racconta che, nel 1984, l’attrice inglese si trovasse su un volo Parigi-Londra indietro a Jean-Louis Dumas, presidente di Hermés, e si lamentasse per la difficoltà di trovare una borsa adatta alle sue esigenze di giovane madre: elegante e pratica, trendy e capiente. Et voilà, detto fatto e la Birkin è nata proprio così!

La passione per la borsa come accessorio, ma anche come status symbol non è certo ormai una questione del passato. Alessandro Michele, direttore creativo di Gucci, ha rivisitato la Jackie 1961, e molti altri stilisti hanno realizzato borse amatissime e nuove icone. Pensiamo alla Miss Sicily di Dolce&Gabbana, alla Galleria di Prada o anche alla Trio di Cèline. 

Nel corso dei secoli sono cambiate forme, materiali, stili, ma tutto ci fa pensare che la prossima pagina della storia della borsa sia ancora da scrivere. 

Alternativa alla borsa? I sacchetti di tessuto

Borsa in canvas bauletto

Abbiamo parlato della storia della borsa attraverso i modelli che ne hanno segnato e influenzato l’evoluzione, ma non dobbiamo dimenticare che, sempre a partire dalla seconda metà del Novecento, la borsa è diventato un accessorio per tutti. La praticità e la funzionalità per portare con sé portafogli, occhiali, chiavi di casa e tutto ciò che siamo ormai abituati ad avere con noi hanno portato artigiani e aziende a investire in materiali diversi e metodi di produzioni che permettessero di realizzare oggetti accessibili.

Oggi le proposte sono moltissime. Troviamo in commercio pochette in tessuto di cotone, borse rigide, bauletti, cartelle e zaini in cotone naturale, borse pratiche e con tante tasche, le possibilità oggi sono infinite, così come tanti sono i materiali con cui vengono confezionate, come plastica, pelle, paglia e tessuto.

Una variante della borsa, in voga negli ultimi anni tra chi cerca un accessorio semplice, comodo e facile da lavare, è la borsa in tessuto: un sacchetto comodo e personalizzabile. Usato in molti modi alternativi non solo come contenitore, il sacchetto in tessuto può fare da borsa o essere utilizzato come accessorio da borsa per tenere in ordine gli oggetti.

Il packaging di tessuto infatti si è sviluppato molto negli ultimi anni e sul mercato è possibile trovare pochette in cotone grezzo, sacchetti per riporre gioielli, sacchetti portamonete e sacchetti porta trucchi che possono essere riposti comodamente in borsa per non creare disordine.

Un accessorio versatile, tanto che tra i produttori di accessori, si è diffusa la dust bag, un sacchetto di tessuto che copre le borse, per presentarle meglio in negozio, conservarle con più cura a casa e quindi far aumentare il valore percepito del prodotto.

Utile anche per proteggerle dalla polvere e dalle abrasioni, la dust bag è un sacchetto con una vita che va ben oltre l’acquisto, perché può essere usato come confezione protettiva per riporre la borsa nell’armadio.

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