Il tessuto che comunemente chiamiamo "microfibra" è, in realtà, il nome sintetico per definire le tecnofibre formate da bave di tessuto particolarmente sottili e leggere, caratteristica che rende i tessuti in microfibra particolarmente soffici, morbidi e versatili.
Sviluppatasi a partire dagli anni Ottanta, oggi l’industria di produzione delle microfibre si è molto evoluta e questa modalità di microfilatura è stata applicata a vari settori: da quello dei prodotti per la pulizia fino all’abbigliamento. Troviamo i tessuti in microfibra anche nelle linee di articoli per sportivi, in tovaglie e tessili per la casa, nonché nella biancheria intima.
Scopriamo origine, caratteristiche e applicazioni di questo tessuto molto diffuso.
La storia della microfibra e il suo utilizzo
La denominazione “microfibra” è definita dalla legge di etichettatura tessile n.194 del 1999 che stabilisce come e quando può essere utilizzato il termine. Di fatto, per microfibra intendiamo una tecnofibra il cui titolo è uguale o inferiore a 1 Dtex. Il Dtex indica quanti metri di una determinata fibra sono presenti in un grammo di peso, e 1 Dtex equivale a 10.000 metri. Quindi, nel caso delle microfibre, dobbiamo considerare tessuti con fibre molto fini che le rendono più morbide sia delle fibre naturali sia di altre fibre sintetiche.
Lo sviluppo delle microfibre ha origine negli anni Ottanta del Novecento, proprio con l’obiettivo di realizzare un prodotto sintetico capace di essere morbido e lucente come seta e cotone, ma anche capace di assorbire con facilità l'acqua. Il primo impiego delle microfibre fu proprio nel settore delle pulizie: i panni così prodotti risultavano particolarmente efficaci nel rimuovere lo sporco.
Successivamente, però, le caratteristiche delle microfibre hanno fatto sì che trovassero applicazione anche in altri ambiti. Le proprietà traspiranti e di assorbimento del sudore le rendono perfette per l’abbigliamento sportivo e per il tempo libero, ma vengono utilizzate anche per l’intimo (calzini, mutande, canotte). Molto utili anche per realizzare sacchetti per occhiali oppure per contenere le scarpe.
Lavorazione delle microfibre
Il processo di lavorazione delle microfibre si chiama microfilatura e può essere effettuato con quattro tipi diversi di fibre oppure possono essere mescolate. Per legge, non è possibile scrivere in etichetta che un tessuto è composto al 100% microfibra, ma è obbligatorio indicare anche il nome del polimero che la costituisce come, ad esempio, il poliestere. Una dicitura corretta è, quindi, 100% poliestere microfibra.
In generale, sono cinque le tipologie di microfibre più diffuse:
- microfibra di fibre acriliche;
- microfibra di nylon;
- microfibra di poliestere;
- fibre ibride.
Durante la lavorazione, inoltre, si può agire sulla struttura della microfibra perché la filatura permette di cambiare forma e dimensione del foro attraverso cui esce la fibra stessa. In questo modo, si realizza una fibra che può essere tessuta e intrecciata in molte maniere diverse dando, volta per volta, un effetto opaco o cangiante, più grezzo o molto liscio a seconda del prodotto finale.
Vantaggi della microfibra
L’introduzione delle microfibre nel mondo dei tessuti è stata una vera e propria rivoluzione. Ciò per via della sua capacità di raccogliere lo sporco, assorbire l'umidità e detergere. Ed è proprio qui che risiede il suo successo e la variegata applicazione che ne viene fatta in ambiti anche molto diversi tra loro.
Tra i vantaggi dell’utilizzo di prodotti in microfibra ricordiamo il potere assorbente, fondamentale per la pulizia, e la riutilizzabilità. I panni realizzati in questi materiali, infatti, possono essere lavati più volte rispetto a un panno di cotone, mantenendo intatte le loro caratteristiche.
Lavaggio del tessuto
Molto semplice anche il lavaggio che - tranne i casi in cui il produttore fornisce indicazioni differenti - può avvenire sia a mano che in lavatrice senza bisogno di ricorrere a prodotti specifici e senza rischio di rovinare il prodotto.
Curiosità
Uno degli ultimi trend di utilizzo dei panni in microfibra riguarda il beauty. Infatti, il panno in microfibra può essere impiegato anche per struccarsi. In maniera delicata, ma decisa permette di eliminare i residui di trucco senza, però, irritare la pelle.